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Scheda del prodotto


Costruttore: Commodore
Categoria: Home computer
Luogo d'origine: USA
Anno produzione: 1982
Catalogato nel: 2011, donato da Dr. Nicolai Terzo
Dati tecnici: RAM 64 KB; CPU MOS 6510 a 0,985 MHz (8 bit); Sistema operativo Kernal, CBM Basic 2.0; memorizzazione dati su nastri a cassette o floppy da 5.25"


Descrizione

Era il settembre 1982. Mentre in tutto il mondo la Apple si glorificava con le vendite dei nuovi modelli di Apple II, la Commodore International lanciò sul mercato il personal computer Commodore 64. Il successo del C64 fu immediato: il prezzo del nuovo modello era dimezzato rispetto a quello del concorrente, ma le prestazioni erano maggiori. Inoltre la dotazione di software sembrava infinita.
Le chiavi del successo del 64 furono le aggressive tattiche di marketing, che portarono a venderlo nei grandi magazzini, nei discount e nei negozi di giocattoli, oltre che nella rete di rivenditori autorizzati. Questo gli consentì, come al suo predecessore VIC 20, di competere con le console per videogiochi.
Il Commodore 64 possedeva anche un avanzato chip sonoro, dedicato esclusivamente alla gestione degli effetti audio: per questo furono numerosissime le applicazioni musicali, che prevedevano anche delle speciali tastiere per simulare un pianoforte sul C64. Con quelle risorse così esigue fu infine possibile sintetizzare sul Commodore 64 la voce umana: chi usò questi software più di 30 anni fa non dimenticherà mai quella voce elettronica che usciva per magia dai circuiti di una macchina da sogno.
Per quanto riguarda la grafica possedeva un chip video (denominato VIC-II, erede dell omonimo integrato montato sul Vic-20) che poteva produrre 16 colori e una risoluzione massima di 320 x 200 pixel. La modalità testo forniva invece una visualizzazione di 40 colonne per 25 righe in cui il font di caratteri di default era modificabile.
Il sistema operativo BASIC, di diretta derivazione del Microsoft BASIC, consentiva all'utente di scrivere i programmi in BASIC, e più in generale di utilizzare il computer immettendo dei comandi, come il comando LOAD per caricare un programma.
La periferica universalmente posseduta dai proprietari del Commodore 64 era il Commodore Datacassette C2N che permetteva di leggere e scrivere programmi sui nastri a cassette, il supporto di memorizzazione più diffuso in quegli anni, grazie al prezzo contenuto rispetto ai floppy.
Per la lettura di questi era stato creato il Commodore 1541, un dispositivo molto sofisticato dotato di un processore autonomo (tra l'altro molto simile a quello principale del C64), che permetteva la lettura di dischi da 5.25 pollici a singola faccia con una capacità di 170 Kb. Al momento del debutto, il suo prezzo era circa di 400$ (tantissimi considerando che il Commodore 64 ne costava 500) nonostante ciò divenne molto popolare. La grande domanda fu inaspettata per la Commodore, che aveva problemi a produrre drive in quantità e qualità, infatti la velocità di caricamento era insolitamente lenta, difetto che portò alla creazione di tante modifiche più o meno "artigianali" sul 1541 per aumentarne la velocità di utilizzo.
Grazie allo sviluppo in casa di buona parte dei circuiti (MOS era una controllata di Commodore), il 64 riusciva a offrire al pubblico ottime capacità grafiche e sonore ad un costo abbordabile: riscosse un successo immediato, quando arrivò in Italia nel marzo 1983 costava 973.500 lire, ma le valeva tutte per i fortunati possessori (tra i quali il curatore). Facile da programmare, per alcuni fu la chiave di accesso all informatica, per altri rimase solamente un'impareggiabile console per videogiochi.


Particolarità

Nel giro di pochi anni il Commodore 64 entrò in milioni di case, stabilendo un incredibile successo di vendite: chi desiderò questo computer durante la prima metà degli anni '80 non può non ricordare lo slogan pubblicitario trasmesso dalla tv: "Compramelo babbo, così ci giochi anche tu...". In effetti il Commodore 64 permetteva a chiunque di imparare a scrivere programmi semplici o complessi, oppure lasciava spazio alla fantasia con l'incredibile disponibilità di giochi straordinari. I programmatori del Commodore 64 sfruttarono ogni bit di memoria disponibile, creando programmi che oggi sembrano impossibili se si pensa che il processore girava a poco più di 1 Mhz e la memoria era solo di 64 KB.
Prodotto in numerose versioni fino al 1993, detiene il record di "computer più venduto" (oltre 17 milioni in tutto il mondo), difficilmente eguagliabile.
Al momento del lancio costava la non indifferente cifra di 973.500 lire.

 
 

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